“Conosci i nostri candidati” è una raccolta di interviste (che potrai leggere qui), finalizzate a far sapere meglio i temi e le proposte dei protagonisti di Senso Civico – Un nuovo Ulivo per la Puglia. Ecco Laura Pironti, insegnante e consigliera comunale a Cutrofiano, in provincia di Lecce.
Chi sei?
Sono Laura Pironti, ho 34 anni, vengo da Cutrofiano, un paese di “terra, argilla e pietra”, cresciuto grazie al lavoro preziosissimo e instancabile dei nostri contadini e artigiani. Questa è una terra dolce e aspra, generosa ma anche difficile come i mille angoli dei paesi di Puglia che tutti un po’ si somigliano.
Sin da bambina ho sempre amato scrivere e pensare. Così, dopo il liceo classico, ho studiato Filosofia all’Università del Salento. Nel 2010 ho vinto una borsa di studio Eramsus, presso l’Università di Colonia in Germania, un’esperienza indimenticabile. Dopo la laurea in Scienze Filosofiche, grazie a “Bollenti Spiriti” ho soggiornato a Londra per circa sei mesi, frequentando l’Istituto di Lingue e Culture, “Regent’s University”.
Ho lavorato in una Comunità di Accoglienza per Minori e per Minori Stranieri non accompagnati. Questo tempo è stato il miglior maestro di vita che, insieme al volontariato in parrocchia, mi ha insegnato il valore inestimabile del servizio verso più piccoli, verso gli altri. Nel 2016 sono stata eletta Consigliere comunale di opposizione.
Nel 2018 mi sono laureata in Scienze della Formazione Primaria, abilitandomi all’insegnamento e coronando quell’indescrivibile sogno di poter aiutare ad imparare. Da qualche mese sono diventata zia di una bimba bellissima. Per lei e per chi ci sarà dopo di noi, vorrei aprire quel cassetto che custodisce gli altri miei sogni: impegnarmi insieme agli altri per non lasciare scampo ad un vecchio ordine fondato sul privilegio e l’ingiustizia.
Cosa fai?
Sono un’insegnante prevalente e insegno presso una scuola primaria a Lecce. Platone direbbe che “incido dei segni nell’anima”. “In-Signare, dal latino, segnare dentro”. Ho sempre portato con me questa definizione perché il lavoro di una maestra è bellissimo ma di grande responsabilità, ha davanti il futuro, lavora per il qui e ora ma anche per il domani e la globalità.
È un mestiere che deve fare continuamente i conti con i cambiamenti della società: bisogna essere abili costruttori di relazioni tra alunni, famiglie, comunità, colleghi, istituzione scolastica, contenuti di apprendimento, motivazione, bisogni educativi speciali.
I temi della tua campagna elettorale?
La cosa peggiore che possa accadere ad un paese è che i giovani sentano la politica come lontana da loro, come se non li riguardasse. Ma mai come ora, le nuove generazioni devono far sentire la loro voce. Ci siamo mai chiesti perché i ragazzi non fanno più la rivoluzione? Eppure, di motivi ne avrebbero: alcuni ragazzi non hanno mai conosciuto un lavoro o magari hanno conosciuto l’angoscia dei contratti a termine e la frustrazione dei curricula pieni di studio e di esperienza che diventano carta straccia. La differenza è che adesso è subentrata la rassegnazione, la mancanza di uno scopo, la risposta ai perché. E l’assenza di uno scopo significa assenza di futuro. C’è una via d’uscita?
Io la vedo nell’impegno, nel dovere di occuparmi del mio paese per cambiare le cose: senza una struttura democratica, senza poter fare comunità diventa impossibile incontrarsi, scambiarsi idee, riappropriarsi delle piazze. Tutto si spegnerebbe velocemente.
Ho deciso di dire sì a SENSO CIVICO – UN NUOVO ULIVO PER LA PUGLIA per aderire a tutte le piccole, immense battaglie che si prefigge e che abbracciano diversi ambiti:
- quello della disabilità con la proposta di legge relativa all’inserimento nel mondo del lavoro di cittadini affetti da disturbi dello spettro autistico o per predisporre strumenti per migliorare la condizioni di vita delle persone con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA);
- quello della tutela del territorio attraverso il blocco del consumo di suolo per impedire la sparizione del suolo agricolo a favore di quello urbano; attraverso la difesa dell’agricoltura e della produzione di cibo a “chilometro zero”; recuperando le piccole proprietà fondiarie nelle aree colpite da Xylella perché si arresti il rischio della perdita progressiva del carattere identitario e culturale;
- l’ambito dell’ambiente, attraverso il recupero del ciclo dei rifiuti perché ci sia una svolta green a favore delle fonti rinnovabili.
Quale proposta porteresti per prima in Consiglio regionale?
Talvolta le sedi regionali sono irraggiungibili. Diventare membro del Consiglio Regionale, per me significa essere portavoce dei bisogni, delle necessità più vere e autentiche delle persone in una sede che ha un alto potere legislativo e decisionale, finanziario e amministrativo. Poteri, questi, fondamentali per prendersi cura del mondo del lavoro e dei giovani, per la sanità, le politiche di genere. Costituirei, subito, delle CONSULTE formate da professionisti del settore scolastico-universitario, sanitario, turistico.
Il mio impegno verte anche in questo senso: voglio dire sì ad una politica che consideri la scuola come fonte di uguaglianza e avanguardia, che possa intercettare le molte opportunità che il progresso tecnologico offre. Il cambiamento sociale passa da qui, dalle opportunità di formazione: è tempo di semina!
La politica regionale deve fare da ponte tra idee e azione, lottando contro la dispersione scolastica, curando quel delicatissimo passaggio dallo studio al lavoro, finanziando una migliore didattica, potenziando servizi come anche borse di studio, trasporti pubblici, edilizia abitativa, investendo sulla ricerca.
Brava Laura,ho letto il tuo curriculum e mi ha entusiasmato!!!io sono con te…
Grazie infinite! Lavoriamo insieme, c’è bisogno del sostegno di tutti! Crediamo in questo bellissimo progetto!
Ciao Maestra Laura, sono MATTEO il tuo studente della classe 3a